I nostri scenografi
Quando nel 2001 si avviò il nuovo corso del De Rossi con regolari stagioni teatrali, si avvertì immediata l'esigenza di avere a disposizione una squadra qualificata di tecnici in grado di approntare scenografie anche di notevole complessità.
La fortuna volle che nella Parrocchia fosse già operante un gruppo, chiamato simpaticamente "Genio", di persone dedite a lavori inerenti alle molteplici attività svolte dalla comunità. La maestria dimostrata dal Genio era in particolare evidenziata in occasione del Natale, al momento della costruzione del Presepe, una sacra rappresentazione ogni anno diversa e originale.
Quando il direttore Giampiero Favetti chiese a tale gruppo se poteva dedicarsi alla realizzazione delle scenografie, il Genio rispose con entusiasmo dimostrando in pieno le sue enormi potenzialità.
Sergio Di Prospero, persona che sapeva coniugare simpatia ed efficienza, umanità e competenza, guidò la squadra fino al 2007, anno della sua prematura scomparsa. Proverbiale era la sua costante risposta "Non c'è problema", ogni si volta che si presentava una difficoltà apparentemente insuperabile.
Il Genio, guidato da Gabrio Bastianelli, si avvaleva delle competenze professionali di Salvatore Deidda, ebanista, di Antonio Sini, meccanico, di Marcello Rapezzi, tecnico delle luci, dell'arte pittorica di Corrado L., mago dei fondali, di quelle amatoriali ad alto livello di Renato De Santis, Giacomo Di Felice e Carlo Maglioni, coadiuvati dai tuttofare Tonino Altomare e Lino Mazzei. Del gruppo faceva anche parte l'infaticabile e onnipresente direttore di allora Giampiero Favetti.
Gli anni, ahimè, passano per tutti e le forze vengono inesorabilmente a mancare. Così i membri di quel gruppo a buon diritto si sono messi in "pensione". Dal 2021 si è formato un nuovo gruppo che ha assunto il nome di "Archimede", diretto dalla nostra scenografa Antonia Dilorenzo, formato da Fabio Massimo Colini e Carlo Racchini, tecnici luci e suoni, Maurizio Capri, Claudio Ficchì, Gianni Monaco, Sergio Pievani, Giancarlo Serra, tutti bravi a montare, segare, dipingere e a trovare soluzioni di ogni genere.
Nei loro momenti liberi, i nostri tecnici, invece di starsene in santa pace in famiglia, arrivano in teatro per montare quinte, dipingere fondali, costruire suppellettili, sistemare luci. Tutto questo lo fanno ovviamente senza alcun compenso, secondo lo spirito di volontariato che anima tutta la comunità del De Rossi e senza nemmeno avere la soddisfazione di apparire al termine degli spettacoli a ricevere gli applausi della platea.
Il pubblico in verità dimostra di apprezzare il loro lavoro, dato che, al termine degli spettacoli, spesso si è udito gli spettatori dichiarare il livello delle scenografie paragonabile a quello dei grandi teatri della Capitale.
In effetti uno dei target della direzione del teatro è sempre stato quello di presentare al pubblico un prodotto di qualità superiore a quello ordinariamente offerto dal cosiddetto teatro "amatoriale".
Con la galleria di foto che segue, vogliamo offrire un momento di ribalta ai nostri preziosi collaboratori del passato e del presente.